Un’altra interessante serata anche questa volta molto partecipata. L’argomento era di sicuro interesse per il territorio e gli abitanti di Mogliano, che hanno risposto riempiendo la sala e intervendo numerosi alla fine delle presentazioni. Ma non solo Moglianesi erano presenti: le immagini storiche e le prospettive attuali e future legate alla gestione del fiume Dese e Zero, così ben descritte dai due relatori Luigino Scroccaro e Paolo Cornelio, hanno coinvolto anche chi non conosceva direttamente questi argomenti.
Presentazione dei conferenzieri di Venerdì 12 Febbraio:
Dopo aver approfondito la conoscenza della vegetazione e della fauna del Cansiglio, ora i moglianesi potranno meglio conoscere i due corsi d’acqua più importanti che attraversano il loro territorio: il Dese e lo Zero. Due fiumi di sorgiva, 52 km il Dese, 43,5 lo Zero che attraversano il territorio innervando con le loro acque le nostre campagne fino a ricongiungersi nei pressi di Altino per sfociare in Laguna.
Per secoli hanno garantito con le loro acque non solo pesca e irrigazione, ma anche acqua potabile e utilizzo commerciale per trasporto di merci, oltre a generare l’energia per le ruote dei numerosi mulini atti alla trasformazione in farine delle diverse granaglie. Vie d’acqua quindi, ogni tanto riottose e rovinose per chi abitava nei pressi, ma fondamentali in un’economia relativamente povera com’era quella agricola fino alla metà del secolo scorso.
Già dall’inizio del ‘900 la pesca in terra ferma sparisce come risorsa economica di sussistenza, inizia invece una pescicultura mediante allevamenti di trote condotti su appositi bacini; i mulini nel frattempo perdono rapidamente la loro funzione per venire lasciati spesso in abbandono; rimangono i consorzi di bonifica a prestare attenzione a questi due piccoli fiumi e praticamente nessuno più delle ultime generazioni che vive nei pressi di queste acque vi ha iniziato le prime esperienza natatorie.
Abbiamo deciso di affidare a uno storico e a un tecnico del Consorzio acque risorgive il compito di farci conoscere quanto essi hanno dato ai nostri padri e quanto si stia facendo in questi ultimi anni per recuperarne una qualche naturalità dopo averla quasi annientata negli ultimi decenni.
Luigino Scroccaro è, a nostro avviso, lo Storico del nostro territorio; di Dese è Zero ha percorso le rive, negli archivi ha scoperto la documentazione che li ha interessati nel corso degli ultimi secoli, ai loro mulini ha dedicato studi specifici. Basti citare, tra le sue numerose pubblicazioni, il suo Tre Fiumi e un fiumetto, la storia del Consorzio Dese. Ancora attivissimo, garantisce con le sue conferenze, a partire da quelle nelle scuole, il mantenimento di una memoria necessarissima al nostro oggi.
Paolo Cornelio da anni, con altri, cura all’interno del Consorzio gli interventi di ripristino e rinaturalizzazione dei corsi d’acqua consortili e dei bacini d’acqua come quelli delle numerose cave senili presenti sul territorio. Interessante il suo contributo al progetto per il Bosco Nicolas, importante intervento di ripristino di una fascia boscata a ridosso dello Zero a Marcon, con finalità anche fitodepurative per le acque sversanti in Laguna, e delle cave di Salzano recuperate a una naturalità, assieme al vicino Marzenego, che possono costituire un importante riferimento anche per le nostre cave di Marocco.