Diario di una passeggiata
E’ una giornata di sole all’inizio del mese di Maggio e decido di esplorare il bosco a nord dello scolmatore. Le piogge abbondanti hanno messo in risalto alcune cave immerse nella zona boscata e il giallo crescione anfibio (Rorippa amphibia) ne ha approfittato subito colonizzando quasi tutto lo specchio d’acqua. Superando la cava e inoltrandosi nella boscaglia l’acqua sembra formare nuovi paesaggi. E’ come essere nella giungla del Borneo: grosse liane e tronchi abbattuti.
A bordo del sentiero sorprendo una coppia di carbonassi (Coluber viridiflavus carbonarius) intenta ad amoreggiare aggrovigliandosi l’uno sull’altro. Non si accorgono immediatamente della mia presenza, li osservo e chiedendo scusa passo oltre. Sopra di me plana un airone e poco dopo comincia un sorta di richiamo proveniente dalla volta degli alberi. Cerco di individuarne l’origine e scopro che proviene da un nido di airone cenerino (Ardea cinerea), il quale con pazienza fa la guardia. E’ ora di tornare, ma mi fermo ancora ad osservare la nursery di giovani larve di ifantria americana (Hyphantria cunea) o bruco americano, una pianta di aglio orsino (Allium ursinum), che spunta dall’edera del sottobosco, e i fitti tappeti di pervinca (Vinca minor), ad indicare che il suolo, rispetto a qualche anno fa, si sta progressivamente “humificando”. Intanto canta il rigogolo, una rana salta e uno sciame di affamatissime zanzare mi attacca, tant’è che solo fuori dalla vegetazione mi permetto di curare le punture. Un fantastico pomeriggio!