Chi siamo?

Chi siamo, cosa facciamo.

Amici,

fortuna vuole che alle nostre iniziative si uniscano di volta in volta sempre nuovi adepti e che ogni tanto sia necessario ricordare a vecchi e nuovi compagni di viaggio il perché di questi sforzi.

A Mogliano Veneto agiamo con due sigle che definiscono i nostri scopi principali:

il Comitato cave persegue dall’aprile 2004 l’obiettivo di far diventare le cave senili di Marocco un Parco della Biodiversità. Si tratta dell’unico lembo di territorio di una qualche ampiezza nel nostro comune che si è rinaturalizzato, formando una zona umida di particolare valore naturalistico e paesaggistico. Nel 2004 fu necessario opporsi ad un progetto urbanistico che prevedeva 180.000 mc di edifici collocati nell’ambito dell’area. In poco tempo più di 2.200 cittadini appoggiarono la nostra proposta che promuoveva il Parco. Immaginavamo un Parco a vocazione naturalistica e paesaggistica(circa 60 ha) per salvaguardarne la preziosa biodiversità, venutasi a costituire nell’arco di mezzo secolo di abbandono dell’attività estrattiva, garantita dalla presenza di rare specie botaniche e faunistiche. Avevamo esempi a noi vicini: cave di Gaggio nord e Praello, Noale, Salzano, Martellago etc.. Nell’ottobre 2011, in seguito allo studio scientifico dell’area, presentammo a Comune, Provincia e Regione la scheda Natura 2000, da noi elaborata, presupposto indispensabile per avviare il procedimento amministrativo di tutela. La proprietà del terreno invece, almeno dal 1992, intende realizzarvi una lottizzazione a diverse destinazioni d’uso. Il Piano di Assetto Territoriale del 2019 ha previsto la tutela dell’area che ingloba le cave senili (circa 20 ettari).

Nello stesso anno abbiamo lanciato una petizione che ha raccolto più di 5.300 firme a sostegno della realizzazione di quello che noi chiamiamo Parco della Biodiversità.

Il Piano degli Interventi appena approvato (luglio 2022) ha confermato l’intenzione di tutelare circa 21 ettari a cui dovrebbero aggiungersi altri due ettari di proprietà comunale posti a nord dell’area.

Purtroppo in assenza di accordo tra proprietà privata e Amministrazione Comunale, il Parco è tale solo sulla carta e non nella realtà.

Salviamo il Paesaggio, a cui abbiamo aderito, è un Forum nazionale che tenta di porre un limite al continuo consumo di suolo, Forum che nel 2018 al proposito ha presentato una proposta di legge nazionale, purtroppo rimasta, con altre, solo discussa in Commissione e mai arrivata a una votazione parlamentare.

Come Forum a livello locale siamo riusciti, assieme ai cittadini e all’Amministrazione comunale (2015), a bloccare una lottizzazione nella frazione di Campocroce che avrebbe alterato uno dei paesaggi iconici del nostro comune: la Filanda Motta. Siamo inoltre intervenuti per diminuire l’impatto di una lottizzazione che purtroppo sorgerà a ridosso dell’antica Villa Zanga (ora Zara-Pasin) nel quartiere Ovest (2017). Abbiamo inoltre censito tutti gli edifici in stato di abbandono del nostro territorio nel 2013 proponendone un riutilizzo o riqualificazione. Siamo intervenuti fuori comune in difesa di altri ambiti trevigiani come: Cansiglio, Palù del Quartier del Piave, Grave di Ciano e, nel bellunese, in difesa della Val del Grisol. Da ultimo (2022) a Mogliano Veneto siamo tra i contrari a utilizzare campagna coltivata come allocazione di pannelli fotovoltaici (circa 10 ettari di pannelli a terra previsti in Quartiere Centro Nord).

L’attività informativa:

Organizziamo qualificate conferenze pubbliche sui temi a noi cari, unitamente a rassegne di film e documentari. Nel decennale di attività (2014) abbiamo dato vita ad un’importante mostra centrata sulle Cave di marocco, accompagnata da eventi culturali. Nel 2019 è stato avviato un impegnativo progetto sull’importanza dell’acqua e delle aree umide realizzando conferenze, laboratori e incontri nelle scuole, una rassegna cinematografica e una importante mostra che dal 2020 è diventata itinerante. Un notevole successo ottengono le escursioni di “lettura critica dei paesaggi” che si svolgono in area NordEst.

Tutte queste attività sono di puro volontariato, ma per la loro pubblicità e svolgimento comportano dei costi e noi alla pubblica amministrazione non chiediamo un solo euro.

Confidiamo quindi in voi, nella vostra curiosità e attenzione non solo per i luoghi che assieme visitiamo, ma anche per l’attività che conduciamo in difesa del bello e per una Mogliano e per un Veneto che possano ripensarsi e trovare un maggiore equilibrio tra le ragioni dell’economia e quelle del paesaggio.

Paolo Favaro