Un Grazie a tutti gli amici che hanno partecipato e reso possibile l’inaugurazione della mostra “Zattieri del Piave”. Grazie anche alle voci di chi ha introdotto la serata: il sindaco di Mogliano, il Castaldo degli zattieri e l’assessore all’ambiente di Sernaglia.
Uomini, ma anche donne e bambini, boschi e acque furono i soggetti coinvolti nella secolare epopea che portava ai mercati della Dominante la preziosa materia prima del legname.
Boschi preziosissimi e censiti per fornire legno per navi, edifici, fondamenta, utensili e per scaldare nei rigidi inverni; il legno viaggiava assieme a manufatti ferrosi e materiale estratto dalle miniere dell’agordino e delle altre aree confinanti con l’Impero degli Asburgo.
Gli amici del Comitato per la tutela delle Grave di Ciano organizzano una mostra fotografica e documentaria con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della salvaguardia delle Grave di Ciano. Dall’ 8 Settembre 2023 al 29 Ottobre 2023 in Villa Ancillotto, via Erizzo 133, Crocetta del Montello.
Si riporta pari pari quanto riferitoci da un amico di Sant’Alberto attivo nell’Associazione Naturalistica Sandonatese, associazione amica, a cui avevamo chiesto di riassumere in poche righe l’accaduto…
Siamo abituati come Salviamo il Paesaggio a osservare laicamente le prese di posizione politiche sui temi che a noi interessano e in passato lo abbiamo dimostrato. Non ci poniamo aprioristicamente contro una scelta dell’Amministrazione per il colore politico di questa, ma solo per l’impatto che questa scelta può avere sui temi che a noi stanno a cuore: Ambiente e Paesaggio.
Un bel gruppo di camminatori curiosi in una bella giornata calda hanno partecipato a quest’ultima uscita primaverile. Abbiamo visitato dall’esterno la centrale di Soverzene, inaugurata nel 1951, punto importante di smistamento di tutte le condotte derivanti dalle dighe che sbarrano Ansiei, Cordevole, Padola, Maè, Boite, Vajont, affluenti alla Piave. Poi ritorno attraverso l’area golenale fino a dove la Piave è stata costretta a svoltare in epoca antica, siamo a Cadola, a causa dello sbarramento naturale del Fadalto da cui si è formato il lago di S.ta Croce. Visto sorgiva, visitata chiesa, ammirato paesaggio cavernoso, conosciuto opere enel di adduzione al lago di Santa croce, mulino e cascata.
La sosta in piazza a Soverzene ci ha permesso di conoscere il Vicesindaco e il Presidente del circolo culturale.
Grazie a tutti per la partecipazione!! Alla prossima
Vorremmo sottolineare l’importanza del recente parere espresso dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso. I 12 ettari di campagna che sarebbero stati occupati da un impianto fotovoltaico a terra sono stati ritenuti meritevoli di protezione adducendo a riferimento due Leggi Regionali, le stesse a cui fanno riferimento le ditte interessate all’impianto, con in più il riferimento al Codice dei beni paesaggistici e culturali del 2004 (Codice Urbani).
Domenica 23 Aprile altra uscita primaverile che ci porterà a Vignuì e nella stupenda valle di San Martino. Non mancate e prenotatevi ai numeri indicati nella locandina.
Dalla prossima settimana inizierà anche la rassegna cinematografica al cinema Busan. Quattro docufilm a tema ambientale da non perdere!!
Lo scorso 28 marzo abbiamo avuto un incontro col Sindaco a cui avevamo in precedenza chiesto un crono programma e un impegno di spesa specifico per allestire a preparco delle cave di Marocco l’area di 2,5 ettari (ex Marchesi) posta a sud dello stadio comunale.
Siamo partiti in 53 da piazza Giovanni Paolo I, solo poche gocce hanno contribuito a rendere perfettamente agibile l’itinerario, qualche lamentela per le “discese ardite e le risalitee” ma recuperate grazie alla splendida ospitalità offerta prima dalla famiglia Vettorel (appositamente omaggiata da un lavoro in ceramica di Alberta) che ci ha ospitato nel suo splendido giardino e poi dalla famiglia Fontana il cui affaccio sulla pianura trevigiana resterà nella memoria.
I primi generosi coi vini, i secondi con ottime frittelline, chiusura d’obbligo al parco di Villa Papadopoli.