Domenica 13 Giugno – Uscita: Caralte, ai confini della wilderness.

Amici camminatori curiosi abbiamo ripreso le buone abitudini non più rinnovate dall’autunno 2019, pur mantenendo la mascherina al collo pronta a essere rialzata.

Abbiamo proposto un’escursione in una località che dovevamo visitare nell’autunno del 2018, ma che VAIA si incaricò di annullare. La meta è stata Caralte di Perarolo di Cadore, una bella borgata che offre una semplice e attraente passeggiata, quella che faceva la Regina Margherita di Savoia, nelle due estati di fine ‘800 che la videro soggiornare a Perarolo.

Il tratto di percorso che porta al “sasso della Regina” è quello che più ha subito danni, danni evidenti soprattutto per chi conosceva prima il posto. Attraversata poi una agevole forra siamo arrivati a una spettacolare passerella per superare il torrente Montina, attore principale della Valmontina dal 1994 dichiarata Area wilderness nazionale per le sue alte qualità naturalistiche e paesaggistiche. Siamo così arrivati alla restaurata Casera Montina (ancora chiusa e destinata a diventare punto di approdo per gli escursionisti) per fare una sosta e rientrare a Caralte.

In chiusura di giornata è stato possibile visitare il piccolo ma prezioso Museo del Cidolo a Perarolo.

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!

Escursione al Bosco di Mestre

I fortunati partecipanti all’escursione al Bosco di Mestre sono stati pienamente soddisfatti. Un percorso interessante dal punto di vista didattico in quanto si lega alle messa in atto delle nostre idee sul Parco della Biodiversità alle cave.

Importanti le presenze di:

SOMS Galilei, FridaysForFuture, Commissione Ambiente Comunale, Consorzio
acque risorgive, Gestione tecnica BDM, Amici del Parco Arcobaleno,
Associazione Naturalistica Sandonatese, FAI Veneto, più singole personalità
amiche come Paolo Spigariol, Pier Franco Uliana, Isabella Panfido.

Si sono analizzate possibilità di esempi da seguire dall’esperienza del
Bosco di Mestre, in particolare dall’esempio del Bosco della Campagnazza e
dall’alberatura delle rive del canale scolmatore di Mestre.

LA NOSTRA ATTIVITA’ ESTIVA

1 – Dal 7 luglio è in atto la raccolta firme per la nostra petizion “Un Parco della biodiversità alle cave di Marocco”. Al 30 settembre siamo a quota 3.500; prossimo obiettivo 4.000 per puntare poi ad avvicinarsi alle 5.000 per l’appuntamento invernale con la presentazione del Piano degli Interventi ove si spera di trovare le prime risposte concrete ai nostri desiderata e agli impegni assunti dalla Giunta Bortolato e dal Consiglio Comunale. Chi volesse sostenerci firmando la petizione su stampato cartaceo, lo trova nei negozi BioE’ sul Terraglio, Panificio del quartiere San Marco, Erboristeria Gerrmoglio al centro commerciale Ronzinella, Erboristeria di via Vanzo, Equo e Solidale in Piazza Pio X, Ca’ Donadel a Campocroce. Altri si stanno aggiungendo.
2 – Abbiamo presentato al’amministrazione comunale le nostre proposte al Piano degli Interventi (sono 12 pagine dedicate a: Aria, Acqua, Suolo, Paesaggio) chi è interessato può trovarle nel nostro sito www.cavedimarocco.it
3 – La nuova viabilità prevista a Marocco per bypassare la stretta del ponte sul Dese e del semaforo posizionato prima e dopo il Postiglione, a nostro avviso è eccessivamente impattante e coi quartieri Marocco e Terraglio-Favorita si stanno approntando le osservazioni al progetto.
4 – Il 27 settembre abbiamo effettuato una prima escursione sperimentale a numero chiuso (20 partecipanti) per capire come organizzare questo aspetto molto importante della nostra attività. Ipotizziamo di riproporre un numero chiuso più allargato (30 partecipanti) per la prossima prevista il 25 ottobre. Possono partecipare solo le persone in grado di autocertificare una serie di condizioni sottoscrivendo apposito stampato.

OTTOBRE 2020

Escursioni autunnali

Amici camminatori curiosi, il 1 settembre abbiamo fatto il punto della situazione per programmare l’attività di Comitato cave Marocco e Salviamo il Paesaggio – Mogliano Veneto, era nostra intenzione riavviare le escursioni di conoscenza e lettura critica dei paesaggi,

Salviamo il paesaggio alle Grave di Ciano

Eravamo in 300, giovani e forti e ancora non siamo morti … Una folta delegazione di SilP Mogliano Veneto (3 + 1 indigena + 1 collaboratore esterno) era tra coloro che hanno affiancato la sindaca leghista di Crocetta in difesa del suo e nostro territorio, una bellissima grava con all’orizzonte le cime imbiancate delle Prealpi trevigiane da cui dovrebbero essere asportati milioni di mcubi per creare una cassa d’espansione per le
piene del fiume sacro alla Patria delimitata da un muro di complessivi 13 km.

Si può firmare la petizione “Al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia SALVIAMO LE GRAVE DI CIANO: NO ALLE CASSE DI ESPANSIONE!” al seguente link:

http://chng.it/CmfRCTBBkh

Domenica 13 Ottobre – Uscita: Vincheto di Celarda

Amici, il clima ci ha assistito e abbiamo potuto apprezzare il Vincheto di Cellarda. La nostra guida, la Carabiniera forestale Marialuisa Dal Cortivo, esperta entomologa, ci ha fatto capire perché un’area come quella che abbiamo visitato meriti una tutela internazionale.

Al termine un settore di intellettuali ha colto l’opportunità di seguire la nostra amica Flavia Cabrio alla visita al santuario dei Santi Vittore e Corona, un settore meno numeroso più aduso alla gozzoviglia ha invece visitato la locanda bar Al Piave per prendere contatto con dolci, gelati e cabernet.

 

 

 

 

 

 

 

Uscita a Torviscosa

Amici, ecco un po’ di immagini dell’uscita a Torviscosa. Il fascino di questa città nata attorno a un progetto di un’azienda privata che trovò sostegno dal Regime di allora è ancora vivo.
(anni ’30 in piena epoca fascista).
L’urbanistica di fondazione ha splendidi esempi in Veneto e in Italia già dall’’800 e ancor prima in alcuni esperimenti fondiari del patriziato veneto come Alvisopoli o militari come Palmanova.
Un ringraziamento particolare al Sindaco che ci ha illustrato gli sforzi per non stravolgerne l’impianto urbano e per rigenerare quanto il tempo e il non uso hanno degradato.Amici, ecco un po’ di immagini dell’uscita a Torviscosa. Il fascino di questa città nata attorno a un progetto di un’azienda privata che trovò sostegno dal Regime di allora è ancora vivo.
(anni ’30 in piena epoca fascista).
L’urbanistica di fondazione ha splendidi esempi in Veneto e in Italia già dall’’800 e ancor prima in alcuni esperimenti fondiari del patriziato veneto come Alvisopoli o militari come Palmanova.
Un ringraziamento particolare al Sindaco che ci ha illustrato gli sforzi per non stravolgerne l’impianto urbano e per rigenerare quanto il tempo e il non uso hanno degradato.

Domenica 9 Giugno – Uscita : Il Fontanazzo-gioiello naturalistico in Valsugana

L’ escursione al biotopo Fontanazzo di Grigno fa parte del progetto “Aree umide: un mondo diverso”. Abbiamo ammirato un recupero di un’area golenale con sorgive che era stata bonificata per essere ridotta all’agricoltura cerealicola. Il Fontanazzo è un’area da 50 ha innervata da piccoli corsi d’acqua e costeggiante la Brenta. Un’esemplare ripristino di un ambiente pur permanendo all’interno ancora attività agricole.

Domenica 31 Marzo- Uscita: le cave senili di Gaggio

Nonostante fosse la nostra seconda volta all’Oasi gestita dalla LIPU, la
nostra proposta ha ancora ricevuto fiducia, attestata dalle 75 persone che
si sono rese disponibili a seguirci.

L’escursione è risultata utile a far capire ai presenti l’utilità di un’area umida per la
biodiversità che essa è in grado di ospitare e favorire.

Nel finale i fedelissimi rimasti si sono sentiti ripagati dalla non prevista visita all’Oratorio
barocco, denominato Astori (dagli ultimi proprietari) gentilmente apertoci
dal Sig. Mosé Ortolan. Grazie a tutti!